Ecco il peggiore degli incubi per ogni scrittore, aspirante e non: il computer che custodiva il prezioso manoscritto è stato rubato.
Per raggiungere le ultime pagine e la sorpresa finale, noi lettori dovremo seguire il malcapitato in giro per le strade di Pisa in compagnia di un informatico squattrinato, una banda di balordi, una poliziotta in competizione con il suo superiore, un editore... più facile leggerlo che raccontarlo e il divertimento è assicurato come al solito.

Per chi si accinga a scrivere non c’è sensazione peggiore del panico di fronte alla pagina bianca, la penna che fa ghirigori agli angoli del foglio, l’idea che tarda ad arrivare. Il libro di Eugenio Baroncelli funziona come perfetto antidoto al veleno dell’impotenza creativa: come se nulla fosse l’autore sciorina di fronte a noi una serie di ben 55 libri che avrebbe potuto scrivere, senza batter ciglio.
Magari qualche idea che lui ha scartato per qualche motivo potrebbe venire bene a noi...